martedì 17 marzo 2009

Indovina chi viene a cena?


Beh, poi la farfalla malese ha nuovamente sbattuto le ali in numero pari, la serie positiva continua, inanelliamo una giornata serena dietro l'altra, e insomma ci sembra proprio di far bene. L'altro ieri sera ci siamo persino permessi il lusso di invitare i nostri amici Carlotta e Gigi a cena, cioè per la verità noi non abbiamo dovuto fare nulla, Carlotta che è una cuoca divina e che in barca ha la macchina manuale per tirare la sfoglia si è presentata con un tegame di ravioli alle melanzane che ci ha fatto piangere di commozione da tanto erano buoni. Noi abbiamo rilanciato tirando fuori il nostro asso di briscola, ovvero uno dei culatelli che ho portato da Milano sfidando le ispezioni doganali degli aeroporti di mezzo mondo, e insomma abbiamo passato una serata magnifica. In 3 mesi di permanenza alle San Blas gli episodi di vita sociale serale, per non dir notturna, si contano sulle dita di una mano, abbiamo avuto a cena Inma e Roberto una sera, siamo andati alla festa in spiaggia di Marlise e Claudio e infine abbiamo avuto a cena Carlotta e Gigi. Abbiamo purtroppo ma senza esitazione declinato ogni invito ricevuto, io come al solito sono ben poco sportiva in queste cose ma Chiara alle 19.00 va a letto, e ammesso e non concesso che farebbe lo stesso dovunque, cosa di cui dubito, resta il fatto che le bambine andrebbero poi svegliate a fine serata per essere poi sballottate sul gommone a bordo a notte fatta, tra onde e spruzzi, salvo poi doversi riaddormentate nei loro letti. Senza contare poi il non trascurabile compito di tenere a bada, durante una cena, due bambine piccole a bordo di una barca estranea per impedir loro di far danni. No, grazie, passo, lo so che tutto è possibile a volerlo e soprattutto ad affrontarlo con lo spirito e la leggerezza giusti, ma ora che abbiamo raggiunto un solido equilibrio io temo l'anarchia degli orari e delle abitudini come la peste e non mi lascio tentare da esperimenti di nessun tipo. A proposito del cambiamento di abitudini, il mio viaggio di ritorno da sola con le bambine è ormai prossimo e popola le miei notti di incubi, me lo sogno letteralmente ogni notte, so che non sarà una passeggiata, soprattutto adesso che Chiara non vuole più andare in braccio agli estranei, al primo cenno di braccia tese grida "no no no" scuotendo la testa e aggrappandosi forte. Tra poco meno di una settimana metteremo la prua verso Linton, ci attendono 3 giorni di navigazione, speriamo che la finestra meteorologica sia favorevole, anche se l'andatura è portante e dunque se non altro non avremo il problema di viaggiare sbandati o di dover far bordi, con un po' di fortuna e di buona organizzazione le bambine dormiranno per una parte del tragitto e per il resto si vedrà. Stamattina Anna ha trascinato la scotta del fiocco in giro per tutta la barca, annodandola diligentemente qua e là in una specie di tela di ragno, ho idea che abbia appena esplorato questo tipo di gioco, ovvero ingarbugliare ogni cima, scotta o drizza sulla sua strada, speriamo che per quando salpiamo non abbia portato quest'arte ai massimi livelli!

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