venerdì 16 aprile 2010

Saluti e ringraziamenti


E così, domani si parte. Cioè, si parte sempre che l'aeroporto di Malpensa non sia chiuso per via della nube di ceneri vulcaniche islandesi che sta bloccando tutti gli aeroporti del Nord Europa del mondo. Se così sarà, è possibile che io rimanga bloccata a Newark, nella tratta da Newark a Milano. In effetti il volo cancellato con bambine al seguito ancora manca al mio palmares, ma a volerla vedere da altra angolazione, è un po' come un videogioco: livello beginner, volo diretto a destinazione. Livello advanced, volo con scalo. Livello master, volo con scalo con cancellazione della tratta intermedia.
Faccio finta di prenderla sul ridere, ma mi tremano i polsi al solo pensiero!
Vabbè, comunque questo è l'ultimo o uno degli ultimi post di questa stagione, il blog chiude e si congeda fino alle prossime avventure veliche della Purple Family.
Stavolta vorrei chiudere con saluti e ringraziamenti.
Saluto subito tutti quelli che di solito se ne vanno dal cinema prima della fine dei titoli di coda, potete smettere di leggere anche subito perché vi prometto che da qui alla fine del post non succederà più nulla di nuovo.
Ringrazio tutti i fans della Purple Family, scrivo questo mio diario di bordo soprattutto per lasciare un ricordo alle mie figlie ma un po' anche per voi. Dicono che l'uomo è un animale sociale, deve essere vero perché una comunità, seppur virtuale, è pur sempre una comunità e se io vi ho aperto uno scorcio sulla nostra vita, ho usato la medesima finestra per guardare io stessa un po' fuori, o per lo meno immaginare di farlo.
Ringrazio molto la mia amica Elisabetta per essersi presa l'impegno di ricevere e pubblicare i miei post trasmessi via radio un byte alla volta.
Ringrazio tutti i miei amici e un pensiero particolare va alle mie amiche che sono mamme di uno o più figli: care ragazze, credetemi quando vi dico che anche solo sapere che in moltissime situazioni avreste capito perfettamente cosa ho provato mi ha fatta sentire meno sola e meno aliena, e mi è stato di conforto e aiuto.
Ringrazio i miei familiari, che hanno capito il senso e il significato che io attribuisco a questo progetto in barca, e le mie motivazioni, e lo accettano anche quando non lo condividono o lo incoraggiano, contribuendo a renderlo possibile, ognuno a suo modo.
E un ringraziamento speciale va ad Alessio, per la sua inesauribile pazienza e per aver condiviso con me la cura delle bambine e in più essersi fatto interamente carico della responsabilità della navigazione e della pulizia e manutenzione della barca, nonché della cucina. Diciamocelo senza peli sulla lingua, si è fatto un culo stratosferico.
Io scrivo quasi sempre quando sono di buon umore e dunque in questo blog sembro sempre razionale, in pieno controllo della situazione e persino in grado di fare dello spirito, ma dietro le quinte ci sono stati anche tanti miei pianti, le crisi, i "basta, non ne posso più", i musi e le paturnie, e Ale mi è sempre stato vicino: non che ci sia una valida alternativa alla vicinanza, quando si è in barca in mezzo alle isole, ma questo non gli toglie il merito della sua prestazione, eccezionale come sempre. Grazie amore mio!
Mancano le foto, direte. Arrivano, arrivano, e ne sarete avvertiti.
Buon vento a tutti!

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