
La palma del vicino sarà sempre più verde, a parte quelle di Barbecue Island. L'altro ieri siamo andati a Barbecue Island per partecipare alla festa tra barche che si tiene ogni anno in questo periodo, e ho notato che lì le palme sono più gialle del normale, e hanno pochissimi cocchi. Il dito sospetto va puntato, si dice, sull'erbetta spinosa che qualche americano ha fatto attecchire, e che evidentemente si sta ciucciando goccia a goccia tutta l'acqua dolce dell'isola, uccidendo lentamente ma inesorabilmente ogni altra forma di vegetazione che non sia ella medesima. Sempre lo stesso americano tiene pulita e in ordine quest'isola eliminando maniacalmente ogni erbaccia (tranne l'erbetta già citata), in maniera però molto diversa dai Kuna che hanno tutt'altro modo per manutere le isole, ovvero intervenendo il meno possibile e lasciando i coccheti in un loro equilibrio simbiotico con il resto della vegetazione spontanea dell'isola. Certo, l'aspetto è assai più selvaggio e disordinato, però le palme sono cariche di frutti. Anche qui, ci sarebbero delle analogie da fare, delle ipotesi da formulare e delle conclusioni da trarre, e come sempre ognuno tiri le sue!
La festa è stata molto carina, quest'anno non c'è stato nemmeno bisogno di fare i turni alternandosi in barca, le bambine hanno ballato e saltato e corso senza sosta per tutta la serata, dando prova di una resistenza e di un'energia veramente invidiabile.
A proposito di feste, e sempre a proposito di palme e di vicini, qualche giorno fa abbiamo organizzato una grigliata in spiaggia, e siccome tirava un po' di vento gli uomini hanno tirato su una capannetta di foglie secche di palma, alla maniera Kuna. Poi si è tirato un po' tardi, le pentole sono state lasciate nella capannetta fino al giorno dopo, e le braci si sono spente lentamente, brillando nella notte, ben visibili anche dalle isole vicine.
E così, guarda la coincidenza, il giorno dopo è arrivato il padrone dell'isola, ovvero un vecchierello Kuna di una settantina d'anni, che ha esaminato allarmato la capanna, il focolare, le amache, le pentole e le tracce del festino. Carlotta si è subito prodigata in scuse e spiegazioni, e quando il vecchietto ha capito che era tutta roba nostra, ha sorriso sollevato: no no, non c'era problema, facessimo pure come volevamo, lui temeva solo che sull'isola si fosse installato qualche altro Kuna.
Orbene, ho immaginato la stessa cosa da noi: in un'elegante casa di campagna, un bel giorno arriva il legittimo proprietario, e nel suo giardino trova un accampamento, tenda, fornelletto e sacchi a pelo. Si palesano degli illustri sconosciuti, buongiorno passavamo di qua, abbiam visto questa bella casa e ci siamo fermati, disturbiamo mica? Il proprietario dice ah salve, piacere di conoscervi, no no prego, anzi se posso offrirvi qualcosa, meno male che siete voi, pensavo fosse il mio vicino Caio Sempronio, che se lo vedo sulla mia proprietà gli aizzo il cane contro!".
E in fondo, a pensarci bene, tutto il mondo è paese: a chi non è capitato di fare un picnic su un bel prato, in qualche bell'alpeggio in montagna, senza che nessuno venisse a dirgli niente? Ma se a stender la tovaglia fosse stato il proprietario del maso lì vicino, sarebbero usciti gli schioppi!
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