domenica 16 giugno 2013
Anaho Bay
Oggi abbiamo raggiunto la meravigliosa Anaho Bay in circa 5 ore di navigazione su onde incrociate, a ridosso di alte e severe scogliere contro cui frangeva un mare confuso e agitato. La navigazione, che sulla carta era una di quelle da sicuro mal di mare, ci ha regalato invece solo grandi emozioni: sono infatti arrivati a surfare sulla nostra prua dapprima i delfini, che hanno deliziato le bambine con le loro acrobazie sincronizzate, e in seguito siamo stati circondati da una ventina di peponocefali, che speravamo moltissimo di avvistare, visto che il mare circostante Nuku Hiva è famoso per essere un luogo di raduno di questi cetacei. Anaho Bay è un paradiso terrestre: la baia penetra profondamente tra quinte di montagne maestose e vellutate di verde, e termina in una insenatura con una ampia spiaggia. E' possibile arrivare in questo posto solo via mare, oppure con una camminata nella foresta di un'ora e mezza. Alcuni locali vengono qui a cavallo. E' molto difficile descrivere la sensazione di fascino, magia e anche soggezione che i paesaggi offerti dalle Marchesi ispirano: queste isole si elevano a picco sul mare in una sinfonia di picchi, pinnacoli, ripide scogliere, gole e costoni, completamente ammantate di un verde brillante e a tratti quasi irreale. Su questa terra generosa crescono boschi di pini, foreste di acacie e ogni genere di pianta fiorita, oltre a alberi di mango grandi come querce secolari. Da nessuna parte come qui, alle Marchesi, ho compreso meglio il significato della parola "lussureggiante": basta allungare la mano per cogliere un frutto o un fiore. Insomma, sarebbe un Eden perfetto... se solo ci crescessero anche i meli!
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