

Siamo arrivati a Wellington, ultima tappa dell’isola del Nord prima di scendere al Sud.
Welly, come la chiamano affettuosamente i suoi abitanti, è la capitale della Nuova Zelanda e vi si respira un’aria rilassata, amichevole e a misura d’uomo. E’ piena di localini, ristoranti o grandi spazi attrezzati dove ci si può sedere su una panchina a mangiare il proprio lunch in pace, oppure osservare le altre persone, oppure giocare a volano, o a scacchi. In mezzo a largo camminamento pedonale che sfocia in una piazza panoramica, c’è un campo da calcetto. Sulla passeggiata che costeggia il porto c’è un pianoforte colorato che chiunque può suonare. Sull’asfalto un gioco della campana. Un teatro che sembra una scatola di biscotti inglesi, lungo e stretto, fronteggia un grande museo moderno, interattivo, interessante, curato nei minimi particolari e… completamente gratuito.
Welly è dotata di un’anima e di voce. E’ viva: respira. Si sente.
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