giovedì 1 agosto 2013

Ci passe o non ci passe?

La passe, questa sconosciuta, argomento principe delle conversazioni dei velisti nelle isole Tuamotu. Come dice la parola stessa, la passe è il passaggio, più o meno stretto e spesso l'unico a diposizione, che permette alle barche l'accesso alla laguna interna degli atolli. Immaginate un atollo come una specie di grande "C", dentro cui volete entrare, o da cui volete uscire. Secondo l'orario e l'escursione di marea, la corrente nella passe è più o meno forte e la sua direzione può essere entrante o uscente: negli orari sbagliati, e in condizioni di vento e mare sfavorevoli, la passe si presenta come uno Stige ribollente e bianco di spuma. Impegnare una passe nell'orario sbagliato può voler dire fare rafting sulla propria barca dentro l'equivalente di un torrente di montagna, o al contrario, se la corrente è avversa, significa non avanzare neanche di un metro, nemmeno alla massima potenza di motore. Bisogna dunque calcolare il momento ideale per passare, a cavallo dell'inversione tra le due maree, quando la corrente è poca e la direzione è favorevole, o per lo meno non è smaccatamente sfavorevole. Per calcolare questo momento d'oro, il velista accorto e previdente studia, calcola, ricalcola e si gratta molto la pera, dopo di che si presenta alla passe come un cacciatore alla preda, circospetto e armato di binocolo, e guata il biancheggiar di spuma con occhio critico e smorfia astuta, prima di lanciare il cuore oltre l'ostacolo e di buttarsi. Arrivare alla passe in anticipo ti fa sentire come quando arrivi troppo presto a un appuntamento al ristorante, lo trovi chiuso e ti metti ad aspettare di fronte all'entrata, sperando che nel frattempo non inizi a piovere. Arrivare in ritardo alla passe è invece come scendere precipitosamente le scale della metropolitana per prendere l'ultimo metrò della notte, salvo arrivare alla banchina in tempo per vedere le porte chiudersi e il treno sparire in galleria. Sarebbe più facile presentarsi in orario al tornello della passe se le distanze tra gli atolli fossero più brevi, ma a volte tra un atollo e l'altro ci passa un giorno di navigazione, e perdere l'orario di entrata o di uscita può voler dire giocarsi l'unica possibilità per le successive 24 ore. Come dire: passe o non passe, questo è il problema!

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