



Passato il grande spavento, abbiamo riguadagnato la nostra agognata routine caraibica (io non ho bisogno di altre emozioni, voglio una vita noiosa!). Va tutto bene, Anna è guarita, anche se il suo umore è ondivago e la relazione con lei a volte è faticosa, però ce lo aspettavamo perché per lei non è facile rinunciare al carico di attenzioni esclusive che ha avuto nei giorni scorsi per tornare alla normalità.
Il tempo non è dei migliori, tira vento e si balla un po', perché l'ancoraggio di Coco Bandero è più esposto di altri, in questi giorni grigioazzurri mi viene automatico fare un paragone con lo scorso anno, in questo stesso periodo e ancoraggio c'era stata una settimana con vento a 35 nodi, e io ero serrata in barca tutto il giorno in pochi metri quadrati con due bambine di uno e due anni. Da spararsi.
Col senno di poi, e a un anno di distanza, la portata dell'esperienza dell'anno scorso, col suo carico di difficoltà e fatica, mi appare più evidente e riesco a essere più indulgente con me stessa e con il ricordo di quei momenti in cui ero soverchiata dall'alienazione e dalla stanchezza di essere un genitore senza soluzione di continuità.
Quest'anno, in confronto, mi pare tutto incredibilmente più facile, mi chiedo se sia la mia soglia di sopportazione a essere cambiata, se sia io a essere diventata più paziente, o forse più brava a gestire le cose, oppure se le bambine siano semplicemente diventate più grandi, più collaborative, più autonome e più ubbidienti, e concludo che è un insieme di tutte queste cose.
Le bambine sono in grande forma, oggi osservavo i loro giochi in coperta e facevo caso alla coordinazione che hanno sviluppato a furia di correre e camminare su una superficie in continuo movimento, piena percorsi a ostacoli.
Quest'anno hanno ritrovato compagni di giochi vecchi e ne hanno guadagnato di nuovi, attualmente a Coco Bandero ci sono 5 bambini, comprese le mie, di età comprese tra l'anno e mezzo e i 3 anni e mezzo, e vederli giocare tutti insieme autonomamente è sempre una grande soddisfazione per noi genitori, soprattutto per quelli di noi che l'anno scorso dovevano continuamente dirimere le loro contese sui giocattoli (non dico che sono scomparse, ma sono diventate accettabili).
E dunque, loro giocano e noi vecchi parliamo, spesso e volentieri dei pezzi che si sono rotti sulle nostre barche: un bollettino di guerra, queste nostre ragazze ormai cadono a pezzi.
A proposito, dopo il pilota automatico e il segnavento, anche le nostre due pompe di sentina hanno rassegnato le dimissioni dopo onorata carriera, Alessio ha fatto un accrocchio di fortuna che non è destinato a durare, meno male che sono in arrivo Gigi e Carlotta con le pompe di ricambio dall'Italia.
Pare proprio che anche questa volta non coleremo a picco!
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