La nostra gita al Bluehole, a Ratua Island, è una di quelle
giornate di grande soddisfazione che non si dimenticano. Risaliamo col gommone
un largo fiume che si insinua con anse tortuose dentro l’isola, mi sembra di
essere in una di quelle foreste tropicali del centroamerica: vegetazione
lussureggiante che si protende mollemente sull’acqua, mangrovie dalle radici
fittissime, non ci starebbero male delle scimmie a motteggiare dagli alberi ma
nel silenzio risuona solo il canto degli uccelli. Pagaiamo seguendo la corrente
della marea entrante e dopo un paio di chilometri sbuchiamo nel Bluehole. Di
blu inverità non ha nulla, è un grande lago verde, molto suggestivo anche se
non invita al bagno, per tutti tranne che per Chiara che quando ha caldo si
immergerebbe anche in una vasca di piranha.
Al ritorno le bambine si arrampicano sui rami che si
protendono sull’acqua e spiccano tuffi con grandi strilli e risate. Le guardo a
cavalcioni sui rami, piccole amazzoni… in una minuscola Amazzonia!
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