Un’altra tartaruga riposa placida sul fondo, Alessio scende
per fotografarla e lei non se ne accorge, schizza via solo quando lui le si
accosta dall’alto, posso quasi vedere il suo fumetto indignato “stavo dormendo,
maleducato!”.
Le ragazze sono felici ed emozionate, io grata per il privilegio di questa esperienza e della magia che regala sempre
il poter vedere una creatura selvaggia nel suo elemento naturale.
Unico rammarico, le fotografie perdute: inspiegabilmente
l’acqua è riuscita a entrare nella Lumix subacquea e le immagini delle
tartarughe sono dunque affidate al solo ricordo: pazienza, va bene anche così. La memoria è uno scrigno durevole, anche senza usb!
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