
Giornate di preparazione qui al marina, in attesa di salpare per le isole. Abbiamo portato dal velaio il gennaker strappato durante la navigazione solitaria di Alessio, per valutare i danni. L’enorme vela, distesa per tutti i suoi 115 metri quadrati sul pavimento del grande capannone, priva del suo vento e sfregiata da un lungo strappo per tutta la sua lunghezza, appare esausta come una balena spiaggiata. Ale l’ha recuperata sconfitta dal mare durante la notte, tirandola su a braccia e legandola alle draglie, mezzo metro alla volta. Dispiace ancor di più perché è nuova di pacca, ma il velaio dice che sì, si può riparare, e così gliela lasciamo. Dopo tutto non ci serve il gennaker in questa prima parte di navigazione, le isole sono a poche miglia una dall’altra, una lunga sfilza di isolette, una vicina all’altra come denti da latte. Recupereremo la vela tra qualche settimana, con una lunga cicatrice a ricordo della prima delle sue molte sfide con il mare e col vento, certi che verrà anche per lei il momento di prendersi la sua rivincita.
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