lunedì 26 giugno 2017
Arrivi...
Sono arrivata a Nadi, e la Purple Family è ora felicemente ricongiunta. Il solito viaggio eterno di 30 ore e rotti, stavolta però niente bagaglio perso, anzi le nostre borse sono state le prime a comparire sul nastro trasportatore, ma poteva mai mancare un po' di suspence dal lato bagaglio? Già, perché stavolta mi ha fermata la dogana, prego signora, mi segua, può aprire questa valigia per favore? Va bene doganiera, mi dichiaro colpevole di importazione illegale di olio e parmigiano, la prego in ginocchio, abbia pietà di me e delle mie due creature bambine e me li faccia tenere, il pensiero di privarmi per due mesi di queste basilari italiche consolazioni alimentari mi getta nello sconforto, poi cosa vuole che sia, solo 5 litri di olio e 1 chilo di parmigiano, le giuro che non li toccherò fino a che non avrò lasciato le Fiji, ha la mia parola. Incredibilmente, mi lasciano tenere l'olio di oliva, nessuna pietà invece per il mio parmigiano. La doganiera legge attenta l'etichetta DOC, poi scuote la testa e dice: se fosse stato francese avrei potuto lasciarglielo, ma non è francese, dunque glielo devo confiscare. Un pensiero di scandalizzata ribellione mi attraversa fulmineo: ma CERTO che il parmigiano non è FRANCESE, ma le paiono cose da dire, e poi perché i formaggi francesi sì e quelli italiani no, ancora con questa storia che i formaggi e i vini francesi sono migliori dei nostri, eh no eh! Mi taccio, guardo tristemente il mio parmigiano buttato in un angolo e me ne faccio una ragione.
Arrivata al marina precedo Alessio di un paio d'ore, lui arriva per mare, io per taxi, alla fine è proprio vero che vado ad attenderlo sul molo, mi sembra di essere in uno di quei manga giapponesi di Miazaki. Il tempo di un abbraccio veloce e Alessio deve tornare precipitosamente in barca perché rischia una multa salata se lo beccano a terra prima che abbia espletato tutte le pratiche doganali di ingresso. Resteremo così, io a terra e lui per mare, a salutarci da lontano, per altre 24 ore, separati da una lingua di mare, e da un mare di burocrazia. Romanticamente prosaico.
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