domenica 22 aprile 2012
Tre donne in barca
Non scrivo da un po' di giorni, da che abbiamo lasciato Ordup per dirigerci verso Shelter Bay con una grande veleggiata in notturna, andatura al lasco e barca lanciata a 8 e anche 9 nodi, ovvero a tutta birra, su onde bianche di spuma. Una decina di ore di navigazione in piena notte, che le bambine si sono fatte comodamente addormentate nella loro cuccetta, Ale per la gran parte al timone e io in quadrato, cercando di lottare contro la crescente sonnolenza e il maldimare, passato solo dopo qualche ora di planate e risalite sulle onde alte oltre due metri, a intervalli di una decina di secondi circa. Non un mare particolarmente brutto, ma abbastanza per far ballare il tip tap allo stomaco, soprattutto quando si è avuta la brillante idea di mangiare per cena pasta e fagioli!
Alessio ha dovuto anticipare il volo per accettare un lavoro importante che gli è stato offerto, io sono rimasta da sola in barca con le bambine, starò qui ancora per una settimana, poi chiudo tutto, prendo un aereo anche io e torniamo a casa. Vivere da sola in barca con le bambine è un po' faticoso, soprattutto se piove, ma le bambine sono collaborative e creative, si intrattengono da sole e fino a che non cominciano a litigare va tutto bene.
Qui la stagione migliore è finita e l'aliseo ha definitivamente mollato, lasciando il posto a caldo, acquazzoni e molte zanzare. La piscina dello Shelter Bay è molto di aiuto, le bambine passano a mollo delle intere giornate. Anna passa ore a lanciare una monetina da 5 cents nella piscina per poi tuffarsi e andare sul fondo a recuperarla, Chiara la segue dappertutto con la sua tipica nuotata a cagnolino.
Il passaggio del canale di Panama è rimandato alla prossima primavera, è ormai un po' tardi per passare, la barca non è pronta o non lo siamo noi, o forse sono vere entrambe le cose. Penso che per le bambine questo sia stato l'anno più significativo da quando vanno in barca, forse cominciano adesso a comprendere appieno la portata di questa esperienza. Spero che per loro, così come per noi, non sia troppo difficile il ritorno ai ritmi, alle abitudini e alla vita cittadina, che sono anch'essi una parte importante di noi e della nostra identità.
Io mi preparo al ritorno sognando e pregustando una grande, bianca, morbida mozzarella di bufala!
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Buon rientro ragazze!!!!
RispondiEliminaMara
'cidenti Fede. Dopo che anni fa ti sei fatta il volo da sola con le bimbe io ti ho nominata madre più intrepida del mondo...e ora che leggo che starai da sola in barca dall'altro capo del mondo con loro non so più che pensare...probabilmente che sei di un altro pianeta. Deve essere per questo che sei così speciale...ti penso spesso. baci a tutte e tre!miss sara
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