mercoledì 25 aprile 2012
Notizie dal pianeta
Questo post è dedicato alla mia carissima amica Miss, alias Sara, che scrive che io sarei di un altro pianeta, e naturalmente anche a tutti coloro che in questi mesi hanno pensato una o più volte "beata lei!".
Dunque, dove eravamo rimasti? Che cos'è che avevo detto? Ah sì, già, avevo detto che le bambine ed io siamo rimaste sole in barca dopo la partenza di Alessio, ma che confidavo che la piscina del marina ci sarebbe stata molto d'aiuto. Beh, cominciamo col dire che nell'instante esatto in cui Alessio ha preso il taxi per andare all'aeroporto, ha cominciato a piovere ininterrottamente e questo dura da tre giorni di fila, con contorno di tuoni e fulmini. L'umidità è dell'80 percento, ogni cosa è umidiccia e sembra sporca, non importa se è stata lavata e asciugata solo un'ora prima. L'unico modo per sfuggire all'assedio di voraci zanzare che arrivano a nugoli dalle vicine mangrovie, complice l'assoluta mancanza di vento, è di serrarsi in barca.
Aggiungiamo che, se anche volessimo andare a nuotare sotto la pioggia battente per sfuggire al cabin fever che ci attanaglia, questo non è comunque possibile, perché il filtro della tinozza che qui chiamano piscina si è rotto con ammirevole tempestività, e la stessa è stata chiusa a tempo indeterminato per manutenzione.
A rifinitura del quadretto, aggiungerò che ieri pomeriggio siamo rimaste senza corrente elettrica per ore, con conseguente ferrea economia di tutti i consumi elettrici (luce, frigo, eccetera) per non rischiare di scaricare le batterie della barca, rimaste la nostra unica fonte di energia a bordo (e comunque destinate a scaricarsi rapidamente, vista l'assenza di sole e vento, se il problema non fosse stato risolto in breve tempo). Mentre, bagnati come pulcini, gli amici venuti in mio soccorso cercavano di spiegare agli elettricisti che il problema era della LORO colonnina e non del circuito elettrico della barca, le bambine se le davano di santa ragione con urla belluine, dimostrando di aver compreso perfettamente l'importanza della collaborazione nei momenti di emergenza.
Prima di metterle a dormire, ho avuto la sorpresa finale di trovare il letto di Anna completamente fradicio, per colpa di un tambuccio che non si chiude bene.
In questi giorni di diluvio ininterrotto abbiamo dato fondo a ogni risorsa: le bambine hanno colorato interi blocchi, hanno pennellato, fatto il frottage, usato i gessetti, stickers, colori a tempera, hanno giocato a carte come due bari di professione, si sono travestite con ogni indumento trovato a bordo, hanno impersonato principesse, pirati, cani e gatti, giocato a mamma e figlia e ogni possibile grado di parentela fino alla settima generazione, hanno tagliato e incollato, hanno infilato perline sufficienti a metter su una gioielleria, hanno letto tutti i loro libri per il dritto e per il rovescio. Soprattutto, hanno litigato furiosamente per tutto il tempo, disputandosi qualsiasi cosa, compresi gli oggetti tra loro perfettamente identici , e mettendo a dura prova il mio equilibrio già abbastanza precario.
Care mamme affannate, casalinghe disperate, lavoratrici mobbizzate, se è vero che piove sempre sul bagnato (tanto per restare in tema) e che non esistono più le stagioni (qui ad esempio ce ne sono solo due, una asciutta e una bagnata), ricordate però che non sempre l'erba del vicino è più verde, e ogni medaglia ha il suo rovescio, anzi i suoi rovesci (sempre per restare in tema di acquazzoni).
No, non sono di un altro pianeta, ciò non toglie che a volte vorrei andarci.
Signor Scott, teletrasporto!
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Coraggio Federica!!! Sono solo pochi giorni (effettivamente tragici) dopo due mesi splendidi! Per affrontare queste ultime sventure pensa alla mozzarella di bufala che ti aspetta, alla pizza e al cappuccino...
RispondiEliminaPaola
Un incubooooooo
RispondiEliminaUn bacio
Marta