martedì 27 gennaio 2009

Falò a Coco Bandero

Ho una notizia cattiva e una buona. La cattiva è che ieri mattina, nel bruciare la spazzatura, ad Ale è andata a fuoco la tanica di 5 litri di benzina che aveva in mano ed è stato solo grazie a un bel po' di dose di fortuna e alla sua prontezza di riflessi che gli ha preso fuoco soltanto la parte posteriore della gamba e lui non è diventato una torcia. Sarebbe potuto essere un vero disastro anche perché c'era Anna con lui, seppur tenuta a debita distanza, certo però che se fosse successa una qualche tragedia ci avrei messo ancora un paio di ore almeno prima di insospettirmi e preoccuparmi, e l'isola è piccola, deserta e disabitata. La comunità degli italiani si è subito mobilitata con profferte di aiuto e garze e rimedi vari, io comunque avevo fatto personalmente la mia farmacia di bordo 3 anni orsono e a bordo ho di tutto e di più, avevo previsto ogni tipo di emergenza grave, ustioni di vario grado incluse, dunque ho immediatamente medicato Ale e, questa la buona notizia, stamattina ho avuto la bella sorpresa di constatare che nessuna delle ustioni è evoluta in piaga, che non vi è essudazione nè traccia di infezione e che la pelle, pur bruciata e annerita, non si è staccata lasciando tratti di carne viva. Dunque tutto procede bene, ho scrupolosamente rimedicato e sono ottimista sull'evolversi delle ferite. Purtroppo però, anche se Ale fatica a farsene una ragione, per lungo tempo la gamba non potrà toccare acqua marina nè vedere la luce del sole, quindi per lui niente bagni, nè pesca, nè attività ludiche in acqua con le bambine e questo è davvero un peccato. Siamo ancorati in un posto meraviglioso, praticamente al cento di un triangolo i cui vertici sono costituiti da 3 isolette da cartolina, deserte e assolutamente adatte per le bambine. La spiaggia più vicina è a pochi metri dalla barca, volendo si raggiunge a nuoto in poche bracciate. Al centro, un pozzo di acqua dolce permette di lavarsi e fare anche il bucato. Si fanno grandi barbecue e ci si riposa sulle amache tese tra le palme, mentre le bambine si divertono in spiaggia sotto il mio occhio vigile. Tutto bene dunque, a parte questo spavento, più per ciò che sarebbe potuto capitare, e il dispiacere di Ale per non poter andare a caccia grossa insieme agli amici delle due barche limitrofe, Roberto con Imma e Enzo con Rita. Ci resta sempre la traina col gommone però! Stamane è arrivata anche una barca di francesi con un bambino di 18 mesi a bordo, la madre mi ha detto che anche suo figlio ha sofferto di maldimare come le mie. Anna dapprima era contenta del nuovo amico, almeno fino a che non ha realizzato che avrebbe dovuto dividere con lui tutti i suoi giocattoli... lì è scattata la tragedia. Vedremo come andrà nei prossimi giorni, si prevedono botte da orbi a turbare la quiete di queste spiagge da paradiso...

6 commenti:

  1. Nooooo!
    Accidenti che disavventura! Mi spiace moltissimo per Ale ma son sollevata e felice di leggere che non è successo nulla di grave o irreparabile. Certo, non potersi godere quel mare lì deve essere un gran bell'incubo :-(
    E Chiarina si è ri-sciolta dopo l'incontro ravvicinato col paguro?
    Un grande abbraccio a tutti voi, ci manchi sempre e un sacco, sai?

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  2. Oddio!!!
    che disavventura. Meno male che avevi attrezzato la barca con tutto l'occorrente, ma che peccato per Ale le limitazioni.
    Un bacio

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  3. Mi dispiace per questo "incidente", ma sono contenta che non sia successo nulla di grave perchè veramente poteva andare peggio.
    Leggere di queste isole meravigliose e pensare alle bambine che giocano su spiagge pulite e fanno il bagno in un mare limpido fa volare con la mente...

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  4. Cavolo! Complimenti per il sangue freddo, io sarei uscita di senno...
    Ho capito che sull'isola vi annoiate e avete bisogno di emozioni, ma non esagerate eh!

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  5. Complimenti per il tuo sangue freddo, bravissima!
    Mamma che spavento, poteva davvero andare peggio, quindi va bene così.
    Toccherà a te fare il bagno con anna e chiara nelle isolette paradisiache mi sa...
    Un abbraccio forte a te, bimbe e babbone acciaccato.

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  6. E' vero che poteva andare peggio, però che sfiga porca miseria! Tra tutto proprio l'ustione, che impedirà ad Ale di godersi appieno la quotidianità e darà a te un compito in più. Uff... mi spiace!
    Tu sei bravissima, ma questo già lo sai.

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