martedì 20 gennaio 2009

Cayo Limon
















Eccoci finalmente giunti a Cayo Limon, un vero paradiso terrestre da cartolina, spiagge candide con sabbia fine come cipria e le palme d'ordinanza che si protendono verso il mare turchese. Abbiamo caricato sul gommone bambine, formine e secchielli vari più l'amaca e siamo andati a trascorrere una quieta mattinata tra stelle marine, granchi e coralli. Ale ha tirato l'amaca tra due palme, Anna è stata molto indaffarata a costruire castelli con le sue formine mentre abbiamo scoperto che Chiara adora fare il bagnetto solo nella sua tinozza. Ma si può avere una bambina di un anno che, nelle isole tropicali, ha paura di toccare la sabbia? A un certo punto della mattinata sono inoltre sbarcate le bambine della barca francese di fianco alla nostra, così facevano proprio un bel quartetto: 13 mesi, 18 mesi, 28 mesi e 38 mesi, una bella scaletta. Ovviamente verso le 11.00 le mie figlie hanno cominciato a rognare per fame e stanchezza, abbarbicandosi a me stile edera rampicante, mentre le bimbe francesi, secondo il più classico stereotipo, nuotavano felici e sorridenti e giocavano per conto loro. Un'istantanea della madre italiana con figlie al collo e madre francese in conversazione rilassata ci sarebbe proprio voluta! Ieri ha attraccato la solita piroga di Kuna venuti a vendere le loro molas, ovvero le pezze di stoffa di vari colori che le donne Kuna cuciono a mano e che sono bellissime, sono uscita per dire che no grazie, non avrei comprato altre molas, la barca rigurgita di molas, ma stupore degli stupori sulla piroga c'era Venancio in persona! Di solito le molas vengono cucite dalle donne, ma Venancio è un uomo e cuce le molas più belle dell'intero arcipelago, lo conoscevo per fama per aver visto le pezze che Andrea mi aveva portato dalle isole due anni fa, davvero speciali, e quindi sono stata ben contenta di farlo salire in barca e di permettergli di sciorinare in pozzetto le sue opere d'arte, una pezza più bella dell'altra, in tutto alla fine gliene abbiamo comprate sette, ma come si fa a dire di no alle molas di Venancio?!

10 commenti:

  1. Ho cercato su google e google immagini, ed ecco venancio restrepo, immortalato da tanti turisti insieme alle sue molas!!! mi sembra di essere lì con voi, grazie per i tuoi racconti.

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  2. una mola...ecco cosa ci vorrebbe per il mio soggiorno imbruttito dal pero... che bello sapervi felici e caldi su un'isola paradisiaca. Facci crepare d'invidia, inondaci di foto.

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  3. Che racconto spettacolare. Ecco lì il paradiso!

    E ora foto, foto, foto: delle bimbe e delle molas di venancio, naturalmente!

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  4. ne voglio unaaaa!!
    divertitevi alla faccia nostra

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  5. Che belli questi racconti, e che meraviglia le molas, le ho cercate anche io con google...
    Speriamo che Chiara si rilassi e si goda il mare, che è un peccato che stia nella tinozza in quel posto lì.
    Cchiù foto per tutti!!!
    Besos

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  6. ma sono bellissime!
    compra compra compra :)

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  7. ma quante cose sto imparando seguendovi!!
    prima di tutto un po' di geografia :) e queste molas.. che meraviglia! adoro l'artigianato, in ogni mio viaggio ho sempre portato a casa qualche cosa :)

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  8. Eccomi eccomi puff pant, mi sono aggiornata sulle vostre vicende.
    No senti, ma tu lo sai che ormai parli proprio come una di quelle blogger felici che veleggiano tra onde e web?

    Puah!

    Vado a cercare le molas va...

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  9. Foto Foto Foto!!!!!!!
    E tanta invidia...

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  10. Schenny che bel racconto! Grazie!
    Ah, mi metto in coda per un'opera di Venancio :-)
    Un bacio

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