

Rieccomi, vorrei dare più notizie di noi ma il tempo è poco e le cose da fare e da vedere sono tante, e dunque il dovere di cronaca è il primo a farne le spese.
Ieri siamo stati a Isla Santa Fè, e dopo due ore e mezza di traversata tra salti spettacolari delle mante, siamo arrivati a un riparo naturale di acqua azzurra, dove le bambine hanno potuto nuotare insieme ai leoni marini e guardare le tartarughe marine.
Abbiamo poi provato la grande emozione di sbarcare su una spiaggia, dalla sabbia bianca e finissima, dove decine di cuccioli di leone marino si riposavano placidi vicino alle madri. Abbiamo potuto camminare in mezzo a loro senza nessun segno di paura o di aggressività da parte loro o dei leoni marini adulti.
Io non credo di aver mai visto nessuna creatura selvatica così priva di timore nei confronti dell'uomo, e temo che, almeno in passato, la fiducia sia stata mal riposta, se è vero che le navi di passaggio caricavano questi animali così facili da catturare a centinaia, per averne una scorta durante le lunghe navigazioni.
Ci siamo poi inoltrati all'interno dell'isola dove abbiamo potuto ammirare a pochi centimetri di distanza l a gialla iguana terricola che vive solo in Santa Fè, e la cui estinzione è stata evitata per un pelo dopo che finalmente, dopo anni di tentativi infruttuosi, sono state eradicate dall'isola le capre selvatiche che vi erano state incautamente introdotte.
A proposito, eliminare gli animali "estranei" nelle Galapagos è tutt'altro che facile, e in alcune isole c'è voluto più di mezzo secolo di tentativi!
Più mi guardo intorno, più comprendo la decisione che qui è stata presa di impedire qualsiasi tipo di turismo "fai da te" alle Galapagos. In quasi tutte le isole, infatti, si può metter piede solo se accompagnati da una guida locale, perché l'ecosistema è molto fragile e alcune specie endemiche non possono affrontare il genere di turismo intensivo e invasivo di cui l'Homo Sapiens è capace, se lasciato libero di agire.
E dunque, niente fazzolettini di carta, niente mozziconi di sigaretta, cartacce varie, niente tende sotto i fichi d'india (!) né falò sulla spiaggia, e nessuna navigazione libera: chi vuole visitare le isole, deve andare e tornare accompagnato tutto il tempo da una guida e i posti disponibili sono pochi.
Ne vale la pena ed è giusto così: per una volta, non sarebbe male agire con un po' di senno, e magari che non sia il senno di poi!