giovedì 4 aprile 2013

Bartolomè

Care amiche geologhe, l'altro ieri vi ho pensate intensamente: vi sono fischiate le orecchie? Bartolomè è un'isola vulcanica dall'aspetto tormentato, spettacolare, lunare. Il giallo delle rocce si alterna al nero e all'ocra, interi altopiani butterati da piccoli crateri sono costellati di interi blocchi di magma raffreddatosi nelle forme più bizzarre. Un sentierino di gradini di legno, costruito per permettere la salita fino al punto più alto dell'isola, offre un panorama mozzafiato a tutto tondo sul mare circostante e le isole vicine. Su Bartolomè l'unica forma di vita terrestre che ho visto sono state delle bizzarre lucertoline molto rissose, che si scacciavano a vicenda rincorrendosi velocissime in mezzo al deserto lavico. Giunti in cima al promontorio, siamo stati attorniati da quattro grossi falchi delle Galapagos che si sono posati a un metro da noi, curiosi e per nulla intimoriti: avevo più soggezione io, visto che nel 2011 un'aquila, nel parco nazionale del lago Gatun, a Panama, ha attaccato Alessio aprendogli lo scalpo per una lunghezza di venti centimetri! Ma gli animali delle Galapagos non sono per nulla aggressivi (persino gli squali): relax, take it easy, sembrano sempre dire!

mercoledì 3 aprile 2013

Tortuga Bay

Immaginatevi una spiaggia enorme, dalla rena bianca e impalpabile come zucchero a velo. Dinanzi a voi, lontano ma non troppo, l'oceano frange in alte onde su cui danzano i surfisti, e che si rompono in lunghe lingue di spuma bianca, che si srotola sulla spiaggia per decine di metri, fino a lambire le vstre caviglie. Dietro di voi, potete seguire le orme delle tartarughe marine neonate, fino ai loro nidi di sabbia in cui spuntano i gusci rotti dai quali sono uscite nottetempo.Grosse iguane marine, nere come la pece, dormono placidamente, spiaggiate a pelle di leone sulla sabbia candida. Tortuga Bay: in mezzo a tanta bianca vastita' Anna e Chiara corrono avanti e indietro a perdifiato, completamente felici, e questa giornata non la scorderanno mai, anche quando non la ricorderanno più.

lunedì 1 aprile 2013

North Seymour

Oggi, all'isola di North Seymour, ho compreso perché queste isole siano state definite "isole incantate" da Darwin. "Incanto" è infatti la parola esatta per definire il sentimento di stupore e meraviglia che ho provato oggi quando abbiamo messo piede su questa isola, dove centinaia di fregate dal gozzo rosso e di sule dai piedi azzurri nidificano totalmente indisturbate, dal momento che non hanno predatori e che dividono l'isola praticamente solo con le iguane, che sono vegetariane. Abbiamo potuto vedere i rituali di corteggiamento tra gli uccelli e osservare da vicino i pulcini bianchi e lanosi accoccolati sotto le loro madri. Anche su Seymour la paura dell'uomo non esiste, gli uccelli si fanno avvicinare e fotografare senza mostrare il minimo turbamento, perfino in prossimità dei loro nidi e dei loro piccoli. Anche le grosse iguane vengono vicinissime, soprattutto se invogliate dalla vista di qualche frutto di cactus. Tutta l'isola ha un aspetto da Eden, al di fuori del tempo e dello spazio, dove la vita scorre senza patemi e senza le lotte per la sopravvivenza che sono tipiche in natura. Imagine all the people leaving life in peace, direbbe qualcuno!